Abbiamo volutamente tenuto fuori la politica da questo blog durante la campagna elettorale. Ci permettiamo adesso solo un piccolo commentino post-elettorale.
I risultati di queste elezioni presentano una situazione che in pochi si aspettavano. Sulla vittoria della coalizione PDL-Lega Nord c'erano pochi dubbi. Sulla dimensione della vittoria qualche dubbio rimaneva, soprattutto al Senato. La rimonta storica sussurrata da Veltroni non c'è stata. Walter non ha convinto nè i votanti di centro, rimasti tutto sommato fedeli a Casini, nè quelli di sinistra (suppongo astenuti in parte o scomparsi...). Voleva correre da solo e ha fatto perdere tutta la sinistra (non esente da pesanti responsabilità). Le ambizioni di Veltroni si sono rivelate ben oltre la sua portata e la responsabilità del pesante distacco dal PDL è sua.
Nel centro-sinistra si salva solo Di Pietro passato rispetto al 2006 dal 2,3% al 4,4% alla Camera e dal 2,8% al 4,2% al Senato.
Disastrosa la sconfitta della Sinistra Arcobaleno. I partiti che la formano, insieme, nel 2006 avevano circa 4 milioni di voti. Hanno superato di poco il milione in queste elezioni. Nessuna rappresentanza nè alla Camera nè al Senato.
Male anche il Partito Socialista, nemmeno all'1%.
La Lega Nord si presenta invece come la vera vincitrice delle elezioni 2008, sempre più in grado di cogliere le richieste di un numero sempre maggiore di italiani (i dati parlano chiaro!). Berlusconi e Fini sono rimasti più o meno sulla percentuale del 2006, ma grazie alla Lega ora avranno una maggioranza ben salda sia alla Camera che al Senato.
La Destra Fiamma Tricolore ottiene un risultato al di sotto delle aspettative. Sicuramente si pensava ad un maggior sostegno da parte di ex AN.
Anche il flop delle liste "alternative" risulta, se vogliamo, strano. L'antipolitica non sembra portare consensi a queste formazioni.
Quale futuro ci aspetta?
Di sicuro la maggioranza ora c'è e governare si può. Come governare adesso sarà compito del Popolo delle Libertà e della Lega Nord stabilirlo. Non ci sono più scuse di spine nel fianco (Casini) o di "comunisti" che votano contro.
Per la sinistra si apre un periodo difficile nel quale in molti dovranno ripartire da fuori del Parlamento e chi invece è dentro il Parlamento deve trovare il modo di recuperare quei consensi ingenuamente annunciati e che evidentemente non ci sono.
1 commento:
Aggiungo che a breve ci saranno anche le nuove nomine del Cda della Rai e l'idea di Berlusconi al momento è quella di creare un servizio pubblico come possibile fabbrica del consenso per il nuovo "cantiere Italia", secondo quanto scrive Paolo Martini su "La Stampa". Quindi l'intenzione è di prorogare l'attuale Cda in attesa di una nuova riforma della Rai. Inserire delle pedine controllabili nei ruoli chiave e un padre padrone alla Bernabei che garantisca programmi soft, che tengano tranquilli italiani e Governo. L'Italia di Berlusconi sarà il migliore dei mondi possibili leibniziano, o se preferite gli spot alla filosofia il Belpaese che dice "Gianni! Sono ottimista!" Abbasso le tasse, abbasso il giornalismo noioso e pessimista che fa inchieste su mali e disgrazie... w i reality, il portafoglio e...
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