da Agenzia Reuters
ROMA (Reuters) - Sky annuncia che il raddoppio dell'Iva per i canali tv a pagamento deciso dal governo si tradurrà da gennaio in un incremento delle imposte del 10% per i propri abbonati.
"Ciò significa che qualora questo provvedimento fosse confermato dal Parlamento, a partire dal primo gennaio ogni cliente di Sky registrerà un aumento delle imposte sul suo abbonamento pari al 10%", precisa il comunicato.
Il decreto legge anticrisi varato dal governo venerdì scorso cancella la norma del 1995 che concede alle tv via satellite e via cavo di applicare sugli abbonamenti per i canali a pagamento l'Iva ridotta al 10%, anziché al 20% come di consueto.
Stamani, in una intervista al Corriere della Sera, l'Ad di Sky Italia Tom Mockridge ha detto che l'aumento dell'Iva per la pay tv è una tassa "che colpisce un quinto delle famiglie italiane proprio nel pieno di una crisi economica" e potrebbe significare per Sky un taglio agli investimenti.
"Possiamo parlare di un aggravio fiscale di circa 500 milioni [...] in una fase in cui tutti i governi del mondo stanno tagliando le tasse e aumentando le spese pubbliche per sostenere i consumatori, non ci aspettavamo sicuramente che io governo italiano andasse in senso opposto", ha detto Mockridge nell'intervista, preannunciando una campagna pubblicitaria per avvisare i propri abbonati dell'aumento dell'Iva.
"Mi sorprende semmai che il governo nel presentare il piano anticrisi non abbia voluto informare gli italiani della decisione di aumentare le tasse", ha aggiunto, ipotizzando una riduzione degli investimenti se si ridurrà la platea degli abbonati.
Secondo la relazione tecnica al decreto, l'aumento dell'Iva porterà a un aumento di gettito di 214 milioni nel 2009 e di 270 milioni dal 2010 in avanti.
Ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva detto che la norma colpisce anche Mediaset, controllata dalla sua famiglia, che sta facendo partire una tv a pagamento.
L'opposizione ha parlato sabato di un vero e proprio blitz dell'esecutivo contro la principale concorrente di Mediaset.
3 commenti:
Sky fino a ieri, prima della approvazione del pacchetto anticrisi, si trovava in conflitto e in posizione di privilegio lobbistico.
Dal 1995 infatti Sky godeva di un regime iva favorevolissimo, pari al 10%, applicato allora per favorire lo sviluppo della paytv sul satellite.
Tutte le altre stazioni, Rai, Mediatet, La 7 invece pagavano e pagano il 20%.
Oggi, con lo sviluppo del satellite ormai completato, è venuta meno la giustificazione alla base della normativa e del privilegio del 1995, che si è oggi trasformato in un "assurdo" privilegio per Sky, che impedisce la libera concorrenza su base paritaria.
Manovra quindi per una corretta concorrenza tra piattaforme diverse.
Inoltre la tassa sulla paytv, che è robetta per ricchi senza problemi economici, servirà a finanziare gli interventi per i piu' poveri.
Perchè in uno stato socialista, chi ha di più, deve aiutare chi ha di meno.
imparato molto
Si, probabilmente lo e
Posta un commento