venerdì 30 novembre 2007

Al Teatro Quirino a Roma per ricordare Enzo Biagi


TUTTI INSIEME PER RICORDARE ENZO BIAGI
3 DICEMBRE ORE 20,30
TEATRO QUIRINO - ROMA
ORGANIZZA L'INCONTRO: ASSOCIAZIONE ARTICOLO 21

Modera il dibattito: David Sassoli

Intervengono: Carla e Bice Biagi;
Loris Mazzetti;
Federico Orlando;
Giuseppe Giulietti;
Tommaso Fulfaro;
Vincenzo Vita;
Walter Veltroni;
Piero Marrazzo;
e giornalisti e amici che con Enzo hanno lavorato.

per partecipare all'evento inviare un'e-mail a: perenzo@elzevira.com
Qui il link con il video dell'intervento del cardinale Ersilio Tonini ad Annozero: http://www.rai.tv/mppopupvideo/0,,RaiDue-Annozero%5E0%5E41027,0.html

giovedì 29 novembre 2007

Dalla Cina con orrore




Il 24 novembre si è celebrata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Dalla Cina ci arrivano queste immagini del 2001 su cui non possiamo rimanere indifferenti.









NON CI SONO DAVVERO PAROLE DA AGGIUNGERE
Demosagorà si schiera contro la violenza sulle donne e su chi permette la perpetuazione di questi orrendi crimini.
Maggiori informazioni sul sito di
Europasera.

mercoledì 28 novembre 2007

Carta dei diritti di Internet

Dalla seconda edizione dell' internet governance forum svoltasi in Brasile dal 12 al 15 novembre è uscita un'interessante dichiarazione italo-brasiliana sulla necessità di una carta dei diritti per il mondo di internet, che come ricorda Stefano Rodotà in un'articolo apparso su "la Repubblica" di martedi 20 novembre, non avrà la funzione di limitare la libertà in rete ma, al contrario, mantenere le condizioni perchè possa questa libertà continuare a fiorire. Internet è diventato un veicolo attraverso il quale passano fenomeni e interessi di ogni tipo, dal campo economico e politico a quello culturale e di informazione. E' necessario dunque porre attenzione a come questo enorme potenziale sulle spalle di internet viene gestito e manipolato. Una carta dei diritti di internet dovrebbe porsi come obiettivi fondamentali "privacy, protezione dei dati, libertà di espressione, accessibilità universale, neutralità della rete, interoperabilità, utilizzo di format e standard aperti, libero accesso alle informazioni e alla conoscenza, diritto all’innovazione e a un mercato equo e concorrenziale, tutela dei consumatori" (dal blog di Luigi Vimercati, sottosegretario alle comunicazioni e firmatario della dichiarazione italo-brasiliana). Come per la stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sarà un percorso lento e difficile, dove il dialogo e le iniziative delle varie dynamics coalitions dovranno avere un ruolo di primissimo piano.

domenica 25 novembre 2007

Decimo vertice sulla legalità a Villa Montalvo organizzato dalla Fondazione Caponnetto. "In movimento verso la democrazia uniti contro le mafie"

Nella foto Antonino Caponnetto.

In 500 a Villa Montalvo per assistere al decimo vertice contro le mafie organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto (http://www.antoninocaponnetto.it/). Moltissimi i giovani che affollano la sala. Che mostrano la loro speranza nella possibilità di un futuro diverso. Partecipano con calore e attenzione agli interventi delle varie autorità presenti: politici, magistrati, il procuratore nazionale antimafia. C'è il sindaco di Roma e segretario del Pd Walter Veltroni, c'è De Magistris, ci sono Piero Grasso, Saro Crocetta, Giancarlo Caselli, Pier Luigi Vigna e tanti altri. Voci che all'unisono testimoniano il bisogno nel nostro paese di lottare per la legalità, per la giustizia. Il clima che si respira è stupendo. Villa Montalvo si fa per un giorno piazza di democrazia, spazio aperto ad ospitare chi crede ed è vicino alle persone che nel nostro paese fanno la resistenza tutti i giorni contro la criminalità per amore dell'Italia e dei suoi cittadini. Diceva Borsellino nel momento del maxi processo: "Sentiamo che fanno il tifo per noi". Ebbene la gente presente a Villa Montalvo non è da meno: fa sentire forte la sua voce, il suo tifo. Durante il suo intervento l'attuale procuratore nazionale antimafia Grasso dice: "Devo ringraziare soprattutto i giovani proprio quei giovani che a mio avviso sono coloro che hanno smosso le acque che hanno intorpidito questa palude ma per far sorgere delle nuove iniziative importantissime per quello che è il coinvolgimento della società civile".

Anche noi di Demosagorà eravamo presenti ieri al Vertice a Campi Bisenzio, e vogliamo manifestare la nostra vicinanza alla Fondazione Antonino Caponnetto. La mafia è un grande problema del nostro paese, ma non dobbiamo rassegnarci. Non deve essere isolato chi lotta contro la mafia, chi resiste e spende la sua vita per la giustizia e per la sicurezza del nostro paese. Devono sentirsi ed essere isolati i poteri criminali. E questo è possibile se c'è unità, coesione, partecipazione da parte di noi tutti. Siamo tutti chiamati in causa, perché la mafia è un problema nazionale. Non è un problema solo del Sud, non è un problema solo di quelle famiglie che magari hanno perso un figlio ucciso dalla mafia. E' un problema che ci riguarda tutti e che ci costringe a prendere una posizione. Anche il silenzio in questo caso diventa una posizione. Dobbiamo avere coraggio. Parlare di mafia ed essere vicini a chi la mafia la combatte, a chi della mafia è vittima e ha subito per causa sua (leggi, per causa della mafia) lutti, disgrazie, dolori. Un futuro migliore è possibile e la battaglia contro la mafia può essere vinta attraverso il coinvolgimento della socità civile, recuperando senso civico, sensibilità ad un grande male che affligge il nostro paese
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venerdì 23 novembre 2007

Un binomio indissolubile: tv e politica in Italia

Nella foto la sede Rai in Viale Mazzini.

Il caso riguardante la revoca di Angelo Maria Petroni dal Cda (Consiglio di amministrazione) della Rai, lo "scandalo intercettazioni" che fanno trapelare accordi segreti tra Rai e Mediaset, sono un po' il nodo che viene al pettine di un problema annoso in Italia: il rapporto fra la politica e la tv. La Rai è fin dalla sua nascita uno strumento del potere politico. Fin dai suoi primi storici amministratori delegati, Filiberto Guala, Marcello Rodinò, Ettore Bernabei, lo stretto legame con i partiti è palese. La televisione Rai inizia a trasmettere nel 1954, per l'esattezza il 3 gennaio. I suoi primi anni di vita risentono di una certa influenza del partito allora al governo del nostro paese: la Dc. In sostanza fino al 1975, l'anno in cui viene approvata la legge n. 103 che consegna al parlamento il controllo del servizio pubblico, attraverso l'istituzione della Commissione parlamentare di vigilanza, la Rai è in mano al governo, alla Dc. E' infatti in quegli anni che nasce il termine "Mamma Rai". La Rai è una tv che sente forte la sua responsabilità pedagogica nei confronti del pubblico. Essere servizio pubblico allora significava "alfabetizzare" l'Italia. E l'influenza cattolica era ben visibile nelle linee guida dei programmi in onda. La volgarità era censurata nella maniera più assoluta e quelle ballerine o veline seminude che oggi sono ormai consuetudine, allora si può dire, non erano nemmeno immaginabili. La Rai - è questo un altro elemento importante da sottolineare - deteneva il monopolio televisivo.
Le cose cambiano con l'avvento nel panorama televisivo nazionale di un nuovo soggetto: Fininvest, oggi Mediaset. Non ho ora spazio per concentrarmi sul 'come' questo nuovo soggetto sia arrivato dall'ambito locale - perché da lì è partito - fino a trasmettere in ambito nazionale. Per ora ci basti sapere, ed è sotto i nostri occhi tutt'oggi, che c'è riuscito. Questa nuova realtà 'privata', che arriva ad avere lo stesso numero di reti della Rai, tre, è posseduta da una persona: Silvio Berlusconi. E' la nascita della tv commerciale. Siamo negli anni Ottanta. Un contributo fondamentale al sorgere dell'azienda, o meglio, più che al sorgere sarebbe più corretto dire al risorgere, viene dal socialista Bettino Craxi. E' lui che aiuta non solo l'azienda di Berlusconi a conquistarsi legittimità all'interno del sistema televisivo, ma aiuta lo stesso Berlusconi a fare un altro passo, quello di entrare in politica, o per usare le sue celebri parole: "scendere in campo". La presenza di Mediaset provoca dei cambiamenti notevoli. Innanzitutto viene annullato il monopolio della Rai, trasformato dall'entrata del nuovo soggetto in duopolio. Si parla anche di monopolio della Rai nel settore "pubblico" ed oligopolio di Mediaset nel settore privato. Con Mediaset quello stile ricco di valori e principii etico-morali, volto alla produzione di programmi di alta qualità, ha non dico fine, ma si attenua fortemente. Il servizio pubblico inizia una fase di declino che oggi mostra, ormai in maniera non più celabile, anche agli occhi del pubblico meno vicino alle vicende e alla storia della Rai dai suoi albori all'attualità. Un servizio pubblico che si avvicina sempre più al modello della tv commerciale, fino a rendere difficile delineare i confini fra l'uno e l'altra. L'audience diventa l'imperativo per le due aziende. La battaglia si misura sugli indici di ascolto delle due principali società del mercato televisivo. I programmi quindi non devono più cercare la qualità, devono cercare di attrarre su di sé il maggior numero possibile di spettatori. L'audience al centro. E per ora vi lascio qui cari lettori, anche se il racconto non sarebbe completo. In una prossima puntata vedremo il prosieguo della vicenda, di una vicenda, quella dell'intreccio fra televisione e politica, che è tanto una caratteristica del nostro paese, quanto una delle nostre anomalie.

Rimando per ulteriori approfondimenti ad un articolo che ho pubblicato sul giornale on-line "Borderless". Il titolo dell'articolo è: "Mamma Rai e la politica: un matrimonio indissolubile".
Questo il link:
http://www.borderless.it/index.php?option=com_content&task=view&id=75&Itemid=2

martedì 20 novembre 2007

Nuovo libro di Raffaele Morelli

Nella foto la copertina del libro Ama e non
pensare di Raffaele Morelli.

E' uscito il nuovo squisito libro del medico, psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli. Il titolo è: "ama e non pensare". Una sua foto in posa da intellettualoide cattura subito l'attenzione di chi cerca risposte alle domande più difficili della vita. Con 15 euro e 50 centesimi vi potete accaparrare la risposta ad ognuna di esse (se non le trovate in queste 122 pagine, magari sono in un altro libro di Morelli).
"Quando l'amore arriva, lasciati trascinare. Ogni pensiero è inutile e dannoso."
Sublime... Riecheggiano i gloriosi versi bertiani di "Finchè la barca và, lasciala andare" in un'atmosfera degna dei Gazosa dei tempi migliori.
Ama e non pensare...
Quanto deve amare poco il povero Morelli!

Raccolta firme di forza Italia online... da you tube

Nella foto il leader di Fi Silvio Berlusconi.


Un video interessante da you tube sulla raccolta firme di Forza Italia online per tornare a votare subito e mandare a casa il governo Prodi:

http://www.youtube.com/watch?v=pPQElhpkL0A

giovedì 1 novembre 2007

Al di là del Partito democratco

Nella foto il leader del Pd Walter Veltroni

Sembra che nel panorama politico italiano adesso esista un solo partito di sinistra, il Partito democratico. Walter Veltroni è ormai indiscusso leader per volontà popolare di ciò che tutti considerano Il Partito di sinistra. Giornali e telegiornali quotidianamente confermano questo dato inconfutabile, almeno apparentemente. Esistono ancora, oltre il limite dell'informazione su vasta scala, e sono anzi più attivi che mai, movimenti, liste civiche e partiti vecchio stampo che non condividono affatto la linea politica intrapresa dal neonato Pd e se ne sono anche creati di nuovi che nessuno nomina mai se non di sfuggita. Nemmeno tra (babbo) DS e (mamma) Margherita sono stati tutti felici e contenti del figlio creato con tanta dedizione. (Sapete che fine ha fatto Angius ad esempio? E Mussi? Cercate... Troverete cose interessanti). Insomma per concludere, va bene accogliere anche con un pò di entusiamo la nascita di qualcosa di nuovo in una politica vecchia come quella italiana, ma stiamo attenti a non farci accecare dal bagliore di certe notizie che offuscano e sminuiscono (censurano?) tutto ciò che non inglobano.