lunedì 18 febbraio 2008

Immigrazione


Non c'è dubbio che in Italia l'immigrazione sia un fenomeno in espansione. Le dimensioni assunte ne fanno obbligatoriamente un problema da valutare, comprendere e, dove necessario, affrontare. Dati alla mano, cosa ha rappresentato e rappresenta l'immigrazione per il nostro paese?
Gli immigrati regolari sono circa il 6,2% della popolazione e producono il 6,1% del PIL. Sono una risorsa a cui l'Italia può difficilmente rinunciare anche perchè gli immigrati sono spesso occupati in lavori snobbati dagli italiani ma assolutamente necessari. Nel 2006 gli immigrati hanno pagato tasse per una cifra che si aggira attorno ai 2 miliardi di euro (1,9 miliardi) ed hanno così contribuito alla ricchezza pubblica. Inutile nascondere che sono più utili all'Italia di tanti imprenditori italiani che producono al nero esclusivamente per se stessi!
I dati a disposizione mettono però alla luce anche un problema sicurezza in quanto circa 1/3 delle denunce effettuate in Italia tra il 2005 ed il 2006 erano a carico di immigrati. Due precisazioni però: questi immigrati erano in gran parte clandestini e in molti non avevano commesso reati penali o "socialmente nocivi", ma la violazione della legge Bossi-Fini (dati tratti dalla trasmissione "Le storie" di Corrado Augias del 15-02-08 che potete rivedere cliccando sul link a fondo articolo).
Alla luce di tutti questi dati ciò di cui si avverte il bisogno è di non assolutizzare una sola faccia di questo fenomeno e cancellare l'altra.
Leggi severe per punire i criminali, ma anche leggi che favoriscano l'integrazione di quelle persone che vengono nel nostro paese solo per lavorare.
Senza dimenticarci infine del nostro passato. L'Italia è stata fino a pochi decenni fa un paese di emigranti e solo recentemente si è invertita la tendenza. Non dimentichiamoci dei transatlantici che partivano per l'America carichi di italiani quando vediamo avvicinarsi un gommone carico di persone alle nostre coste.


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