Non si può negare che un gran premio di MotoGP in notturna abbia il suo fascino, i colori delle carene scintillano più che mai ed è comunque una sensazione insolita quella di vedere delle moto correre di notte su una pista illuminata come se fosse giorno. Il problema però è un altro: ne vale la pena?
Siamo spesso invitati da esperti in televisione a spegnere le nostre apparecchiature elettroniche senza tenerle in stand-by perchè così si riasparmia, ci invitano ad adoperare lampadine a basso consumo, addirittura mettere lo sfondo nero sulla pagina di un motore di ricerca. Poi accendi la televisione e vedi tutti quei fari potentissimi puntati su un circuito dove corrono delle moto che potrebbero benissimo correre di giorno e allora pensi: ma devo risparmiare per permettere a loro di sprecare tutta l'energia che vogliono? Già la MotoGP (anche 125 e 250), tra consumi di carburanti in pista e consumi di carburanti per trasportare moto e attrezzature da una parte all'altra del mondo non si mette certo in evidenza per il rispetto dell'ambiente, ma in fin dei conti, questi grandi consumi sono "tollerabili" altrimenti, se passa questa logica, non dovrebbero più esserci tantissime altre manifestazioni sportive o culturali (Formula1, posticipi di calcio in nottirna, concerti rock di notte etc...). Il fatto è che illuminare a giorno una pista lunga 5 km e 380 m e pura follia! Si consumano circa 5,4 milioni di watt! L'equivalente di 70 posticipi di calcio tutti in una volta sola (dato preso da ecoblog.it)! Non voglio certo che siano sospese tutte queste grandi manifestazioni che consumano tantissima energia, ma perlomeno evitiamo di esagerare e cerchiamo di sprecare il meno possibile! Lo spettacolo lo devono fare le moto e i piloti in pista, non le luci lungo il tracciato!
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