Dopo Valentino Rossi e Mario Cipollini ora un'altro mio mito sportivo mi cade in materia fiscale! Marco Van Basten, la vera grande ragione per cui tifo Milan e l'uomo a cui ho sempre invidiato il cognome, si scopre essere anch'egli un evasore. Eccheccazzo! Ma possibile che appena diventate miliardari dovete puntare ad essere sempre più ricchi?! Caro Marco, non sarai più quello di prima per me...
(articolo tratto da http://www.agi.it/)
Dopo Valentino Rossi anche l'ex calciatore del Milan, Marco Van Basten, ha deciso di saldare il suo conto con il fisco. Il campione olandese versera' all'erario italiano, per non aver dichiarato compensi legati allo sfruttamento della sua immagine, 7,2 milioni di euro tra maggiore imposta, sanzioni e interessi, ricorrendo allo strumento della conciliazione giudiziale. L'ex calciatore e' stato 'pizzicato' nel 2001 quando e' scattato l'accertamento dell'ufficio di Milano 5 dell'Agenzia delle Entrate riguardante i compensi legati allo sfruttamento dell'immagine, corrisposti all'estero, percepiti nel 1997, per i quali non aveva presentato la dichiarazione dei redditi. L'ex rossonero, che nel frattempo si era trasferito a Montecarlo e poi nel suo paese di origine, e' stato raggiunto dal fisco grazie alla collaborazione con le autorita' fiscali olandesi, che vista la documentazione prodotta dall'Agenzia, avevano attivato misure cautelari sui beni mobili e immobili del campione e il 6 novembre 2006 gli hanno notificato la cartella esattoriale. Van Basten in un primo momento si era opposto alla richiesta presentando ricorso alla commissione provinciale di Milano. Il campione sosteneva di non aver ricevuto notizia dell'accertamento se non nel momento in cui gli era stata notificata la cartella e che comunque gli importi effettivamente percepiti nel 1997 erano inferiori a quelli contestati. Successivamente pero' si e' 'arreso' e ha deciso di ricorrere alla conciliazione giudiziale. In sede di conciliazione l'Agenzia delle entrate, sulla base della documentazione contrattuale e bancaria prodotta da Van Basten, ha riquantificato gli imponibili rapportandoli ai compensi effettivamente incassati nel '97. Su questi imponibili ha ricalcolato la maggiore imposta dovuta e vi ha applicato le sanzioni in misura ridotta di un terzo, come previsto in caso di conciliazione. In pratica quindi Van Basten versera', in base all'accordo, 7,2 milioni di cui 4,12 milioni di maggiore imposta, 1,65 milioni di sanzioni e 1,44 milioni di interessi. (AGI) - Roma, 2 mar. -
Dopo Valentino Rossi anche l'ex calciatore del Milan, Marco Van Basten, ha deciso di saldare il suo conto con il fisco. Il campione olandese versera' all'erario italiano, per non aver dichiarato compensi legati allo sfruttamento della sua immagine, 7,2 milioni di euro tra maggiore imposta, sanzioni e interessi, ricorrendo allo strumento della conciliazione giudiziale. L'ex calciatore e' stato 'pizzicato' nel 2001 quando e' scattato l'accertamento dell'ufficio di Milano 5 dell'Agenzia delle Entrate riguardante i compensi legati allo sfruttamento dell'immagine, corrisposti all'estero, percepiti nel 1997, per i quali non aveva presentato la dichiarazione dei redditi. L'ex rossonero, che nel frattempo si era trasferito a Montecarlo e poi nel suo paese di origine, e' stato raggiunto dal fisco grazie alla collaborazione con le autorita' fiscali olandesi, che vista la documentazione prodotta dall'Agenzia, avevano attivato misure cautelari sui beni mobili e immobili del campione e il 6 novembre 2006 gli hanno notificato la cartella esattoriale. Van Basten in un primo momento si era opposto alla richiesta presentando ricorso alla commissione provinciale di Milano. Il campione sosteneva di non aver ricevuto notizia dell'accertamento se non nel momento in cui gli era stata notificata la cartella e che comunque gli importi effettivamente percepiti nel 1997 erano inferiori a quelli contestati. Successivamente pero' si e' 'arreso' e ha deciso di ricorrere alla conciliazione giudiziale. In sede di conciliazione l'Agenzia delle entrate, sulla base della documentazione contrattuale e bancaria prodotta da Van Basten, ha riquantificato gli imponibili rapportandoli ai compensi effettivamente incassati nel '97. Su questi imponibili ha ricalcolato la maggiore imposta dovuta e vi ha applicato le sanzioni in misura ridotta di un terzo, come previsto in caso di conciliazione. In pratica quindi Van Basten versera', in base all'accordo, 7,2 milioni di cui 4,12 milioni di maggiore imposta, 1,65 milioni di sanzioni e 1,44 milioni di interessi. (AGI) - Roma, 2 mar. -
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