martedì 30 ottobre 2007

Arte

Giunge notizia che un bizzarro artista costaricano, tale Guillermo Vargas detto "Habacuc" un mese or sono, abbia avuto la brillante idea di creare un'opera d'arte consistente nel lasciar morire di fame un povero cane randagio in un angolo di una sala della "Galeria Codice" di Managua (Nicaragua). Il povero cane è stato catturato da 5 ragazzi a cui poi il l'artista ha elargito una mancia.Una scritta "Sei quello che leggi" fatta con delle crocchette completava l'opera (le crocchette ovviamente erano artisticamente irraggiungibili dal cane, così come una ciotola di cibo).
Habacuc, l'artista, ha dichiarato:"la cosa importante per me è sottolineare l’ipocrisia della gente: un animale diventa elemento di attenzione quando viene posto in un luogo bianco dove la gente va per vedere dell’arte e non quando muoiono per strada per fame e sete. La stessa cosa che accadde a Natividad Canda, dove la gente fu insensibile con lui sin quando i cani non lo sbranarono".
Nativiad Canda era un giovane di 25 anni, morto sbranato da 2 rottweiler.
Nessuno tra i responsabili della galleria, nè tra gli ammiratori dell'arte di Vargas, l'artista, ha osato fare qualcosa in concreto(solo qualcuno si è arrabbiato) per fermare l'agonia del randagio che come ricorda Vargas, l'artista, "tanto sarebbe morto di fame". Quindi meglio farlo morire di fame.
Il Madc (Museo de arte y diseno contemporaneo) conferma la sua stima per Habacuc e si limita a dire che: "Un’opera anche se discussa e discutibile, deve servire di spunto per opinioni diverse, e sia pure contrarie, però non deve mai dare spunto a censura."
Assassini, stupratori, rapinatori, guerrafondai, fate pure ciò che volete, ma fatelo nel nome dell'arte! Non sarete condannati, ma servirete di spunto per opinioni diverse, sia pure contrarie.

1 commento:

socrate ha detto...

Aggiungo che alle persone presenti alla mostra era stato vietato di portare cibo ed
acqua, chiunque cercava di avvicinarsi per accudire l'animale, veniva
allontanato in malo modo con insulti.
Vargas è stato inoltre selezionato per rappresentare il Costa Rica alla
Biennale Centro Americana del 2008.
Maggiori informazioni si possono trovare guardando il progetto Vivere Vegan Onlus su www.viverevegan.org