Nel magico Paese del Teatrino-Tv Italia tutto è lecito dire e fare se si è bravi attori e comunicatori. La realtà è costruita dai protagonisti del grande schermo che possono con arguzia e abilità giocarla come meglio credono, senza preoccuparsi di ciò che è vero o falso. E' vero che Enzo Biagi è stato cacciato dalla Rai a seguito dell'Editto di Sofia? Se Berlusconi per un improvviso attacco (forse non così improvviso visto che gli capita abbastanza di frequente) di smemoratezza dice: non è affatto andata così, Biagi se ne andò volontariamente per chiedere una bella liquidazione. L'Editto di Sofia non c'è mai stato, è un'invenzione di qualche "sinistro" giornalista. Allora il dato di fatto diventa occasione di disputa. Se pensi che sia stato cacciato dalla Rai sei un "comunista", un uomo di sinistra, se invece la pensi come il Cavaliere sei di destra. Chi ha ragione dei due? Ovviamente quello che meglio sa convincerti delle sue parole. Il miglior teatrante! E il dato di fatto? La Realtà (con la "R" maiuscola)? Scompare nella rappresentazione della realtà. Non c'è più l'oggettività che scompare nelle maglie dell'ideologia partitica. E questo accade anche perché i politici ormai sono d'appertutto in Tv a discutere ora di salari e pensioni, ora delle partite del Campionato, ora di sicurezza, ora di Cogne... c'è una loro opinione su qualsiasi argomento: fatto di cronaca rosa, nera o che altro si voglia. Quindi quando la gente discute non può far altro che cadere in queste maglie ed essere facilmente categorizzato. "Ah ma te la pensi così perché sei di sinistra!". E si finisce praticamente sempre lì, di qualsisi cosa si parli. Poi ci si lamenta se non sappiamo più analizzare gli articoli di giornale o vedere in modo critico un determinato fatto. Come si fa se c'è sempre dietro un'opinione politica? L'Italia è malata e oppressa da questa casta di signori, che detta senza usare mezzi termini, e mi si perdoni l'espressione, ci scassano le parti basse del nostro corpo dalla mattina alla sera. State in Parlamento, lavorate e non veniteci a rompere l'anima in tv! In Tv ci venite quando qualche buon giornalista, di sua spontanea volontà e in maniera del tutto libera e autonoma, decide di chiamarvi per un dibattito e cercare di chiarire una vostra posizione. Sennò ci lasciate vedere un bel film in santa pace, un documentario, un'inchiesta e la sera ve ne andate a letto presto che avete anche una certa età. Se poi pensate (questo vale per qualcuno che dei Palazzi Montecitorio e Madama, e uno forse pure Chigi ha fatto la sua dimora) di andare in pensione e lasciare spazio a qualcuno che di lifting, trapianti o altro ancora non ha bisogno per anagrafe, meglio ancora. Ne saremo tutti molto riconoscenti.
mercoledì 27 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Ben detto!!!
Posta un commento