martedì 5 maggio 2009

L'Italia dell'"imperatore"

"Gli italiani sono incapaci di indignarsi" si legge in un'intervista pubblicata oggi dal giornale L'Unità con il corrispondente del Time in Italia Jeff Israeli. Ed è normale ormai che anche di fronte all'ennesimo scandalo che coinvolge il nostro Primo Ministro, l'"imperatore", così lo ha definito sua moglie Veronica Lario, ovviamente costretta a queste dichiarazioni dagli esponenti di quell'opposizione che non si lascia mai sfuggire un'occasione per dare contro alle scelte del governo, insomma anche davanti alla richiesta di divorzio della moglie, anche di fronte ad un capo del governo che fa la comparsa al compleanno di una giovane diciottenne, che porta veline e donne avvenenti e di bell'aspetto nel palco della sua politica, gli italiani proseguono la loro vita nell'indifferenza, limitandosi tutt'al più a qualche commentino nei bar. Se però gli elettori votano in massa questo modo di fare politica, vuol dire che infondo gli italiani si rispecchiano nel presidente che, seppur sposato, si diverte a stare in compagnia di giovani ragazze, cura i suoi interessi personali in parlamento, e se ne infischia di Italia e Europa. Il presidente del divertimento e dello spettacolo. L'anomalia è solo Berlusconi? Se l'Italia non volesse Berlusconi, in maniera molto semplice non lo voterebbe. Vedremo alle europee se gli scandali avranno inciso qualcosa. Comunque al momento i fatti mostrano una Sinistra che ha troppe volte in maniera testarda sottovalutato Berlusconi senza mai risolvere in maniera definitiva il problema della sua anomala presenza in politica. Persa la sua credibilità nei confronti degli elettori, non possiamo che aspettarci un lungo dominio del presidente di Arcore. Ce lo terremo finché non sarà lui stesso a farsi da parte. Quindi se i sondaggi sono buoni e se deciderà di ricandidarsi, almeno per altri dieci anni. O a Palazzo Chigi o al Quirinale. Questo sarà l'"imperatore" a deciderlo.

1 commento:

Elenie ha detto...

Forse ha davvero ragione la mia prof di latino... lo clonano! Così davvero non ce ne liberiamo più...