domenica 12 ottobre 2008

Libero arbitrio: il problema della responsabilità


Dopo il post di Socrate sulla libertà (ragazzi, sembra satira filosofica!!!) riprendo il filo del discorso proponendo una questione di cruciale importanza riguardo al libero arbitrio: la responsabiltà. Utilizzerò questo termine in diretto riferimento all'identità di una persona. Vale a dire dunque, responsabilità di ciò che si è e quindi responsabilità come quel qualcosa che rende ognuno di noi autore e soggetto della propria vita.
Altri due termini utili per comprendere questo problema saranno la "natura" e la "cultura" da intendersi la prima come un generico patrimonio genetico di una persona, e la seconda come l'insieme dei fattori ambientali e contestuali in cui ognuno di noi è immerso dalla nascita e che hanno un ruolo determinante nello sviluppo della persona stessa. Entrambi questi due fattori, è inutile negarlo, hanno una pesante influenza nel libero arbitrio di ognuno di noi, e come due argini di un fiume, stabiliscono i limiti all'interno dei quali possiamo scegliere una determinata strada al posto di un'altra.
Quante possibilità ho di finire a spacciare e consumare droga nascendo da genitori spacciatori , in un quartiere malfamato alla periferia di una grande città? Le stesse che avrei rispetto a chi nasce in una tranquilla famiglia di un paesino sperduto in mezzo a una montagna (Attenzione, è possibile diventare spacciatori anche nel secondo caso, ma rimane "statisticamente" più difficile!)? Insomma, mentre per il ragazzo del quartiere malfamato su 100 strade di fronte a lui almeno 80 portano verso la droga e solo 20 fuori, per il ragazzo di montagna questa percentuale sarà invertita. Il discorso è volutamente semplicistico, altrimenti sarebbe impossibile parlare di certe cose!
Questo è un esempio dell'influenza "culturale" sul libero arbitrio, ma anche il fattore genetico può influire. Sappiamo che ci sono persone "geneticamente" più incline all'aggressività e altre "geneticamente" più tranquille. Nessuno nasce assassino, si intende, ma di sicuro nasciamo tutti con una diversa predisposizione genetica che influirà sulle nostre scelte, senza determinarle in toto ovviamente (a parte alcuni casi in cui alcune scelte sono del tutto impedite, come nei casi di gravi disabilità motorie o intellettuali).
Nei tibunali c'è la famosa formula "incapace di intendere e di volere" che mira a deresponsabilizzare parzialmente l'individuo da una certa azione e mira quindi ad una clemenza nei suoi confronti. Perchè? Perchè si riconosce la forza di certi fattori contestuali come veri responsabili di un'azione. Se uccido perchè soffro di una grave patologia psichihca si intente che non ero completamente libero di agire. Così come se uccido per legittima difesa, vuol dire che non avevo possibilità di scegliere altrimenti.
Si ha libertà di scegliere quindi, solo quando (e/o per quanto) si è responsabili di scegliere, responsabili di scegliere tra le varie possibilità fornite dall'ambiente che ci circonda e verso le quali siamo comunque predisposti in maniera differente.

Ci sarebbero numerose altre cose da dire, ma per rendere possibile una discussione è bene che mi fermi qui!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,sono sempre io!Mi dispiace che per la terza volta dovete leggere quello che scrivo io,ma questo argomento m'interessa particolarmente.Condivido pienamente quello che hai affermato riguardo le influenze genetiche e l'ambiente...l'esempio sulla probabilità di diventare drogato a seconda dell'ambiente in cui sono immerso lo trovo molto calzante,ma vorrei fare un'altro esempio.Invece di due persone diverse prendiamo la stessa persona come riferimento...io come persona con un determinato patrimono genetico e alcune "predisposizoni innate" se invece di essere nata in Italia fossi nata in America,sarei diventata la stessa persona che sono oggi?Ovvero avrei compiuto le stesse scelte?Una persona deterministica direbbe "Sì,saresti la stessa persona,era scritto che dovevi essere così"..Io francamente penso che non sia così,una buona parte della tua possibilità di scelta e della tua libertà di scegliere è data da ciò che ti offre l'ambiente anche se poi sei tu a scegliere chi diventare(quindi potrei essre molto simile a come sono ora o molto diversa)...ed ecco perchè un figlio di tossico-dipendenti può diventare dottore mentre il figlio di un pastore può diventere un drogato,il mondo ti mette a disposizione molte strade che possono essere diverse a seconda di dove nasci,poi sei tu che decidi quale di queste strade intraprendere e come fai a decidere?Qui entra in gioco la predisposizione e via via che vai avanti le scelte compiute in passato...più che a un labirinto la vita somiglia ad un'autostrada,appena entri hai la possibilità di andare in molti posti diversi,man mano che vai avanti però(l'autostrada è piena di svincoli e uscite)le possibilità di scelta diminuiscono(in questa autostrada è molto difficile e non impossibile tornare indietro)e seper esempio vai a sud tutte le possibilità che ci sono a nord non le puoi recuperare,inoltre,durante il viaggio trovi altre persone che vanno nella tua stessa direzione ma che sono entrate ad un altro casello o che escono prima d te...
Insomma,ognuno è responsabile della sua vita e delle sue azioni secondo me(poi ci sono i casi in cui uno si trova in situazioni che certamente non è andato a cercarsi da solo...)Concludo qui perchè scrivo troppe cose...semmai aggiungerò altro in seguito alla vostra risposta