martedì 12 febbraio 2008

Giuliano Ferrara scende in campo!


La risposta di Ferrara a tutti coloro che temevano una strumentalizzazione della lotta all'aborto e del diritto alla vita è chiara: altro che frutto di un bisogno interiore, qui c'è il frutto di un disegno politico! Da cui il suo girare per l'Italia diventa sempre più una campagna elettorale e non un impegno concreto contro l'aborto. In linea con la "tendenza" del momento di creare grandi coalizioni si inserisce così un altro partito. E meno male che dovevano esserci solo due grandi schieramenti. Provate a contarli: ci sono il Partito Democratico, il Partito del Popolo, la Sinistra Arcobaleno, la Destra, il Partito Socialista (che forse correrà da solo), i Radicali, la Lega, l'Udeur, l'Italia dei valori, l'Udc, la Rosa per l'Italia (ex Rosa Bianca tanto per non confondere gli elettori) e tanti altri...Che senso ha fondare un partito politico in Italia per portare avanti quei valori che sono espressi nella moratoria? Rimaniamo perplessi.

Per adesso Ferrara dice di voler correre da solo, staremo a vedere...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari amici, anzitutto complimenti per la cura con cui aggiornate il vostro sito e per i suoi contenuti. Non tutto ciò che scrivete, in verità, lo condivido; non mi sorprende affatto, ad esempio, che Giuliano Ferrara abbia deciso di buttarsi in campagna elettorale. Resto timoroso circa il reale beneficio che produrrà alla campagna della moratoria, ma non mi scandalizzo a vederlo al lavoro e vi prego di non fare lo stesso. Dov'è il problema se una persona, impegnata in una battaglia, sceglie di provare a portarla dentro il Parlamento?! Ragazzi, dai, non scandalizziamoci di ciò che rende grande la democrazia! D'accordo o meno con la sua scelta, ognuno è libero, ma perchè farci del moralismo sopra?! Ognuno ha idee da cavalcare: lasciamo libero di farlo chi, almeno, prova a misurarle con l'opinione pubblica per la prima volta...
Vi saluto e vi auguro un buon lavoro: forza così, orecchie dritte e tenete sveglio sto mondo che dorme da ritto! Ci vediamo. Magari a Novoli!

socrate ha detto...

grazie per il commento omarotto! il nostro intento era criticare una iniziativa che probabilmente oscurerà in qualche modo il tema della lotta all'aborto e del diritto alla vita nella becera retorica politica.
torna e commenta quando vuoi...

Anonimo ha detto...

Caro Socrate, ho il tuo stesso timore... però voglio sperare che, comunque, a qualcosa possa portare.

Unknown ha detto...

Non si tratta di scandalizzarsi.
Il fatto che uno giri l'Italia dicendo di andare a perorare una causa, quando in realtà fa campagna elettorale, a me sembra scorretto. Lo stesso discorso potremmo farlo con Grillo (tanto per chiarire che non è un discorso di parte).

Per quanto riguarda il "moralismo", mi sembra che ci sia già chi ha l'esclusiva in questo campo...

Look Closer ha detto...

Non è questione di moralismo, solo che non è corretto da parte di Ferrara presentare una battaglia contro l'aborto (con cui posso essere anche d'accordo) con una moratoria (già qui sono poco convinto) andando in giro a proporre questa iniziativa come apolitica e contestando anche giornalisti che lo accusano di voler fare campagna elettorale e poi presentarsi alle elezioni con una lista!!! C'è qualcosa che non torna!!!

Omarotto ha detto...

Cara Gaia, personalmente non vedo nulla di inconciliante fra "perorare una causa" e "fare campagna elettorale"; non capisco cosa possa esserci di scorretto. Forse, molto semplicemente, l'idea della moratoria, nata quasi per scherzo, è maturata a tal punto da suggerire a Ferrara di provare a portarla direttamente in Parlamento, senza affidarsi alle mezze promesse degli uni o degli altri. Mi sembra un percorso lineare e, se vogliamo, assolutamente democratico. Certo, è molto semplice darne una lettura ideologica: moratoria come campagna strumentale all'ingresso in politica. Avendo letto e ascoltato Ferrrara e avendo avuto la fortuna di poterci colloquiare per una mezzoretta davanti a un caffè, a me sembra che valga l'esatto contrario: l'ingresso in politica è strumentale alla campagna della moratoria.Nè, e vorrei rispondere a Look Closer, ho mai sentito Ferrara presentare la sua campagna come "apolitica" (è "politica" eccome e credo che sia il direttore il primo a volerla tale!); forse potrà averla presentata come "apartitica", proprio perchè, fino a ieri, non era una campagna supportata da nessun partito fra quelli in Parlamento. D'ora in poi, da politica, la battaglia diverrà anche partitica, ma solo perchè il tutto è maturato. A me sembra proprio che tutto torni.

Unknown ha detto...

Ah, ma anche a me sembra un percorso lineare: su questo siamo pienamente d'accordo. Solo che lo reputo lineare non per i supposti motivi "morali" di Ferrara, ma per tutto l'opposto.