venerdì 29 febbraio 2008
Berlusconi: ''Veltroni ha copiato il mio programma liberale''
giovedì 28 febbraio 2008
Cina: al vaglio la politica del figlio unico
PECHINO (Reuters) - La Cina, preoccupata del crescente tasso di anzianità della sua popolazione, sta meditando di abolire la controversa politica del figlio unico, ma non rinuncerà del tutto alla pianificazione familiare, come ha spiegato oggi un alto funzionario.
Vista l'entità della popolazione - la più alta del mondo - che deve dividersi terreni, acqua e risorse energetiche limitate, la Cina dagli anni '70 applica leggi che limitano la crescita delle famiglie. Le regole variano, ma generalmente impongono alle famiglie il limite di un figlio solo, o al massimo due nelle zone rurali.
"Vogliamo sempre più un cambiamento", ha detto il vice ministro della Popolazione Nazionale e della Commissione sulla Pianificazione Familiare Zhao Baige ai giornalisti.
"Non posso dire quando o come, ma è diventata una questione importante per i parlamentari", ha aggiunto Zhao. "L'idea è di studiare la questione, analizzarla responsabilmente e risolverla in modo sistematico".
Oggi la media dei figli che una donna cinese partorisce nella sua vita è scesa a 1,8 dai 5,8 degli anni '70, ed è sotto il tasso di ricambio del 2,1.
La Cina sostiene che le sue politiche hanno prevenuto centinaia di milioni di nascite aumentando il benessere, ma gli esperti hanno avvisato che una popolazione che invecchia sempre di più e l'aumento della disparità di genere con la tradizionale predilezione per i maschi sono vere e proprie "bombe sociali".
mercoledì 27 febbraio 2008
Teatro-Tv Italia
Che ci fate dietro quei cronisti? Tornatevene a casa! (cosa non si farebbe per apparire in TV)
lunedì 25 febbraio 2008
Alcune informazioni utili sulle pentole
da http://www.consumatori.it/
Generalmente nei ristoranti e nelle mense si usano pentole di alluminio per un motivo molto semplice: l’alluminio è un ottimo conduttore di calore e quindi i cibi cuociono prima e si risparmia gas, che ristoranti e mense consumano in gran quantità. Per una normale famiglia, invece, il problema è tutto sommato marginale e gli elementi che contano nella scelta di una pentola sono la resistenza dei manici, il materiale impiegato e la facilità d’uso.
Benchè sia difficile fare una statistica al riguardo, risulta che le pentole più vendute sono quelle in acciaio inossidabile e in lamiera smaltata, sulle quali è utile tenere a mente alcune considerazioni all’atto dell’acquisto.
Le prime sono generalmente fabbricate con una lega di acciaio, cromo e nichel, anche se esistono tipi in acciaio cromato, cioè senza nichel, meno costose ma non immuni dalla ruggine; si riconoscono facilmente perché sono sensibili ad una calamita. Occorre ricordare che l’acciaio inossidabile non è un ottimo conduttore di calore e, per favorire una migliore distribuzione del calore ed evitare che i cibi attacchino e brucino, il fondo di queste pentole è spesso provvisto di uno o più strati di rame o di alluminio. Conservano però meglio i cibi al caldo.
Le casseruole smaltate, invece, sono fabbricate in lamiera di ferro o in ghisa, ma generalmente lo smalto che le ricopre è assai fragile, soprattutto sui bordi, per cui i modelli di buona qualità hanno il bordo cerchiato di acciaio che presenta, però, l’inconveniente di trattenere residui di cibi. Molto spesso i modelli smaltati sono colorati o decorati con motivi diversi per poter essere messi direttamente in tavola e consentire di economizzare sulle stoviglie. Le pentole in lamiera smaltata, comunque, mantengono meno bene al caldo i cibi rispetto a quelle di ghisa smaltata e nettamente meno di quelle in acciaio inossidabile.
Per quanto riguarda l’alluminio, come si è detto, è un ottimo conduttore di calore e lo diffonde anche in modo più uniforme, se puro, in modo tale che i cibi non si attaccano in un solo punto, come può succedere con le pentole in leghe di acciaio, ove accade talvolta che attacchi e si carbonizzi parzialmente in un solo punto anche un sugo acquoso per una difforme distribuzione del calore dovuta a imperfezioni costruttive o impurezza del materiale. La pentola di alluminio è nata durante l’ultima guerra, quando il Governo requisiva quelle di rame per farne munizioni ed esortava i consumatori a comprare quelle fatte con il più "autarchico" alluminio, che si estraeva dalla bauxite delle miniere istriane.
Una delle preoccupazioni dei consumatori è la cessione di alluminio durante la cottura, ma prove effettuate dall’Istituto superiore di sanità e dall’Istituto nazionale della nutrizione, usando rispettivamente pentole in alluminio puro e pentole in pirex (che non cedono residui), hanno messo in evidenza che la cessione di alluminio è praticamente insignificante, pari a circa 1/60 della dose giornaliera tollerabile. Anche la patina scura che si forma all’interno non va rimossa, essendo una protezione che si forma spontaneamente contro la ruggine: pertanto, per pulire il contenitore di alluminio è meglio non utilizzare pagliette abrasive, ma semmai la spugna ruvida normalmente in commercio. Infine, è consigliabile non conservare nelle pentole d’alluminio, per periodi prolungati, cibi acidi e salati (sughi di pomodoro, marinate, salamoie, eccetera), perché è più facilmente attaccabile da acidi e sali minerali.
Chi ha una cucina elettrica, infine, deve tenere presente che per economizzare al massimo l’energia deve usare pentole con un fondo corrispondente o leggermente più ampio di quello della piastra elettrica.
domenica 24 febbraio 2008
sabato 23 febbraio 2008
Lettera aperta al Presidente Prodi di Franca Rame
8 febbraio 2008, Roma
Gentile presidente Prodi,mi scusi se la disturbo, ma non posso farne a meno: ho una domanda da porLe che riguarda un grosso problema morale a cui La prego cortesemente di rispondere. Sono giorni che con grande malessere e malinconia, mi ritrovo a ragionare da sola sul susseguirsi degli avvenimenti, cercando di ricostruire come si sia arrivati a questa catastrofica situazione. Per capirci qualcosa dobbiamo partire dall'inizio della storia, rivederci i passi salienti della XV legislatura.Ricordo in quanti siamo andati alle urne sentendo il dovere di allontanare il rischio di un nuovo governo Berlusconi, e con lui tutte le sue leggi vergogna e il rosario di sciagure che ci ha imposto a proprio vantaggio. RitenendoLa persona onesta leale e capace, gli elettori confidavano nella realizzazione di almeno una buona parte delle 280 pagine del programma dell'Unione, dove già a pagina 18 si parla di conflitto d¹interessi.Questa non era una vaga promessa ma un impegno sacrosanto che si assumeva coi Suoi elettori. Un impegno ribadito con forza subito dopo la vittoria elettorale, e prima di vestire la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ne è passato del tempo, quasi due anni, ma di questo programma solo una parte ha visto la luce. Oltretutto, sui problemi più scottanti non si è neppure iniziato un dibattito, anzi si sono accantonati come si fa con i quesiti fastidiosi. Come mai? Da cosa è stato causato questo 'accantonamento' dei molti problemi? Io mi rifiuto assolutamente di ritenerLa un giocoliere da Porta a Porta, che fa contratti con gli italiani e poi se la ride alle loro spalle. Temo piuttosto che Lei non abbia potuto tener fede al Suo programma perché a qualcuno della coalizione di sinistra o, meglio, sinistra-centrodestra non andava bene.Il Suo torto Presidente, mi permetta l'ardire e mi scusi, è stato quello di non denunciare subito, pubblicamente, le difficoltà in cui si veniva a trovare, a costo di recarsi in televisione e, a reti unificate, svelare la situazione, con un discorso tipo questo: "Mi rivolgo a voi, cittadini democratici che mi avete eletto vostro Presidente certi che avrei mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Promesse che era mia profonda intenzione attuare, ma purtroppo mi è stato impedito. Sto a Palazzo Chigi, sì, ma in una condizione che ben si potrebbe definire di 'libertà limitata'. I miei custodi sono coloro che non gradiscono cambiamenti sostanziali. Essi anelano piuttosto a poltrone, privilegi e affari. Ecco i nomi: ..." e doveva fare veramente i nomi, caro Presidente! Credo che Lei, Presidente, più di una volta abbia pensato veramente di dar fiato a questa denuncia, ma il senso di responsabilità e il timore per un futuro negativo per il Paese glieLo hanno impedito.Però a questo punto, Lei non se ne può andare con un indice di gradimento che non si merita, come non merita che si provino sfiducia e senso d'ironia verso la Sua persona. Quante volte è stato insultato, disprezzato e profondamente offeso?No, non può andarsene così, tra i lazzi di tanti rozzi-cafoni che ahimè ci accompagneranno negli anni futuri. La rispetto troppo per accettarlo.Caro Presidente, lei ha il dovere, l'obbligo di riacquistare la credibilità e la considerazione che si merita. C'è una sola strada da percorrere, anche se faticosa. Ma lo deve al Paese: fuori i nomi di chi Le ha impedito di portare a termine gli obiettivi prefissati e soprattutto le subdole scantonate ricattatorie con le quali è stato indotto ad affossare le parti essenziali del programma. E' indispensabile che i Suoi elettori siano consci d'ogni pressione alla quale ha dovuto adattarsi e cedere. Dobbiamo sapere quali sono gli onorevoli che, sia in Parlamento che al Governo hanno materialmente fatto opposizione alla realizzazione di misure fondamentali per il cambiamento del nostro Paese.È un diritto che ci spetta. E Lei, professor Prodi, questo atto ce lo deve. Non solo per onorare la nostra lealtà ma anche la Sua. Il suo silenzio è sicuramente un gesto di fair play nei confronti dei suoi avversari, ma in questo modo ci lascia nelle loro mani!
Attendiamo in TANTI una risposta.
Con stima, Franca Rame
Economie a confronto
Tasso di crescita Pil 2007
Stati Uniti +3,20% (2006: +3,20%)
India +9,20% (+8,40%)
Cina +10,70% (+10,20%)
Germania +2,70% (+0,90%)
Gran Bretagna +2,80% (+1,90%)
Francia +2,10% (+1,20%)
Spagna +3,90% (+3,50%)
Italia +1,90% (+0,10%)
Russia +6,70% (+6,40%)
Giappone +2,20% (+2,60%)
Egitto +6,80% (+4,90%)
Australia +2,70% (+2,70%)
Pil pro capite 2007
Stati Uniti 44.000$ (41.600$)
India 3.800$ (3.400$)
Cina 7.700$ (6.800$)
Germania 31.900$ (30.100$)
Gran Bretagna 31.800$ (30.100$)
Francia 31.100$ (29.600$)
Spagna 27.400$ (25.600$)
Italia 30.200$ (28.700$)
Russia 12.200$ (11.000$)
Giappone 33.100$ (31.600$)
Egitto 4.200$ (3.900$)
Australia 33.300$ (31.600$)
venerdì 22 febbraio 2008
Strasburgo: obbligatoria l'adozione ai single
È stato presentata ieri a Strasburgo la bozza della nuova Convenzione europea sulle adozioni di minori. Ci ha lavorato, tra gli altri, Maud de Boer-Buquicchio, olandese, vice segretario generale del Consiglio d'Europa. L'abbiamo intervistata subito dopo la fine della conferenza stampa di presentazione.
Avremo presto una procedura europea per le adozioni?
Io in realtà mi sono concentrata soprattutto sulla procedura per le adozioni nazionali. Naturalmente l'Unione Europea desidera arrivare a una procedura comune per le adozioni, una adozione europea, ma mi creda, c'è molto ancora da fare. Quel che invece è successo al Consiglio d'Europa, un organismo che rappresenta 47 Paesi, è che abbiamo ragionato sui principi dell'adozione nazionale, le condizioni che bisogna garantire nella procedura delle adozioni nazionali. È ovvio che questo avrà conseguenze anche sulle adozioni internazionali, perché una volta che abbiamo stabilito le condizioni, chi può adottare e chi no, e altri principi, è ovvio che anche la procedura internazionale ne risentirà.
Questo documento è una revisione della Convenzione europea sulle adozioni del 1967…
Era necessario aggiornarla, perché sono passati 40 anni. Bisognava tener conto dei cambiamenti che si sono verificati all'interno della società. La Convenzione non è ancora stata adottata dal Consiglio d'Europa, lo sarà presto, a inizio maggio.
Il punto più innovativo è l'apertura all'adozione da parte di coppie dello stesso sesso…
In realtà la prima cosa da sottolieneare è che la nuova Convenzione focalizza tutto sul migliore interesse del minore, la regola base per qualsiasi adozione. E i minori con un sufficiente grado di comprensione devono essere coinvolti, ascoltati, nel processo decisionale: questo deve accadere sempre e comunque quando il minore ha più di 14 anni. La Convenzione poi estende la possibilità di adottare ai single e alle coppie eterosessuali non sposate. Ma tornando alla sua domanda, deve essere chiaro che qundo si parla di coppie dello stesso sesso la Convenzione apre la possibilità, per ogni signolo stato membro, di consentire l'adozione anche per coppie dello stesso sesso. La Convenzione non lo prescrive, lascia aperta la possibilità, a discrezione di ogni Stato: così come lascia a ogni Stato di decidere se queste coppie devono essere sposate o registrate o solo conviventi. Nelle scorse settimane c'è stata una novità importante, la sentenza della Corte europea per i diritti umani che ha condannato la Francia per aver discriminato una donna per il suo orientamento sessuale. È uno sviluppo molto importante.
Mentre per quanto riguarda i single la Convenzione è prescrittiva?
Sì, i single hanno il diritto di adottare, questo è un diritto pieno.
Quindi gli Stati nazionali, una volta che la Convenzione sarà approvata, dovranno cambiare le loro leggi e introdurre l'adozione per i single?
Assolutamente. Questo è un obbligo.
La Convenzione riconosce anche il diritto dei minori a conoscere le loro origini…
Sì, anche se è chiaro che questo diritto cozza contro il diritto dei genitori naturali di rimanere anonimi. Ci deve essere un equilibrio. Bisognerebbe creare o individuare una autorità competente in ogni Stato che decide, di volta in volta, qual è il diritto prevalente: in alcuni casi può decidere di oltrepassare il diritto all'anonimato dei genitori in favore del diritto del minore.
Il testo sarà approvato così com'è o ci sono margini di dibattito?
Stiamo ancora mettendo a punto il testo, poiché la bozza è stata esaminata da alcuni esperti che ora ci stanno rimandando le loro osservazioni. Poi il Consiglio d'Europa lo presenterà al Comitato dei Ministri e allora sarà pronto per la firma. Naturalmente poi ci sarà la ratifica di ogni Paese, anche tra i nuovi membri.
da www.vita.it
giovedì 21 febbraio 2008
Italia a crescita 0. Il nostro Paese ristagna.
mercoledì 20 febbraio 2008
Per un fisco costituzionale
martedì 19 febbraio 2008
Iran, "Offende il mio onore"e lapida la figlia di 14 anni
Il padre sospettava che la ragazza avesse una relazione
(di ELENA DUSI)
"MIA figlia usciva spesso e rientrava tardi. Non potevo sopportare che offendesse così l'onore della famiglia". L'uomo, un iraniano di nome Sharif, ha caricato la figlia Mariam di 14 anni sulla macchina e l'ha portata in mezzo al deserto, nella provincia rurale di Zahedan, a pochi passi dalla frontiera afgana. Lì l'ha lapidata con l'aiuto di alcuni amici. "In macchina aveva lo sguardo terrorizzato. Credo che avesse capito cosa l'attendeva. Durante la lapidazione gridava, chiedeva pietà. Ma io non avevo scelta", ha raccontato Sharif al quotidiano iraniano Etemad. Oggi il padre è in carcere con i suoi amici. Uccidere Mariam nel deserto lontano dagli sguardi altrui non gli è bastato. A denunciarlo è stata infatti la moglie disperata. Neanche la madre di Hina Saleem - la ragazza pachistana uccisa dal padre a Brescia nel 2006 - aveva mai osato accusare il marito. Sharif sconterà in carcere una pena compresa fra i 3 e i 9 anni. Niente a che vedere con l'impiccagione riservata agli assassini. In Iran infatti il padre viene considerato di fatto il "proprietario del sangue" della figlia e i delitti d'onore - soprattutto nelle zone rurali - sono giustificati dalla morale comune. Sharif sospettava che Mariam commettesse "atti illeciti" con un uomo e le ha comminato la pena riservata agli adulteri: la morte a colpi di pietra. Sempre a tre anni di reclusione fu condannato nel 2003 un uomo che aveva decapitato la figlia di 7 anni davanti agli occhi dei suoi fratelli. Sospettava che la bambina fosse stata violentata da uno zio nella provincia del Khuzestan, a sud-ovest dell'Iran. A febbraio di quest'anno invece le due sorelle Zohreh e Azar di 28 e 27 anni, sospettate di adulterio, sono state condannate alla lapidazione nonostante il capo dell'apparato giudiziario del paese, l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, nel 2002 avesse ordinato la sospensione della morte a colpi di pietra. La loro pena al momento è congelata.
Negli ultimi 5 anni si ritiene che solo un uomo sia stato ucciso legalmente con questa tecnica. Toccò nel 2002 a Jafar Kiani, che viveva nella provincia settentrionale di Qazvin e decise di abbandonare la moglie per andare a vivere con un'altra donna (anche lei sposata e condannata alla lapidazione, ma temporaneamente graziata da una sospensione della pena). È scampata alla morte, per il momento, anche Shahla Jehad, che aveva contratto un matrimonio segreto ma legale con la star del calcio iraniano Nasser Mohammad Khani. Nel 2002 Jehad fu accusata dell'omicidio della moglie dell'ex calciatore della nazionale iraniana e attuale allenatore del Persepoli di Teheran. Nonostante le insistenze dei parenti della donna assassinata, Khani se l'è cavata con 74 colpi di frusta (più che altro per aver ammesso di consumare oppio). La sua sposa segreta è riuscita a farsi sospendere la condanna a morte per impiccagione.
lunedì 18 febbraio 2008
Immigrazione
Gli immigrati regolari sono circa il 6,2% della popolazione e producono il 6,1% del PIL. Sono una risorsa a cui l'Italia può difficilmente rinunciare anche perchè gli immigrati sono spesso occupati in lavori snobbati dagli italiani ma assolutamente necessari. Nel 2006 gli immigrati hanno pagato tasse per una cifra che si aggira attorno ai 2 miliardi di euro (1,9 miliardi) ed hanno così contribuito alla ricchezza pubblica. Inutile nascondere che sono più utili all'Italia di tanti imprenditori italiani che producono al nero esclusivamente per se stessi!
I dati a disposizione mettono però alla luce anche un problema sicurezza in quanto circa 1/3 delle denunce effettuate in Italia tra il 2005 ed il 2006 erano a carico di immigrati. Due precisazioni però: questi immigrati erano in gran parte clandestini e in molti non avevano commesso reati penali o "socialmente nocivi", ma la violazione della legge Bossi-Fini (dati tratti dalla trasmissione "Le storie" di Corrado Augias del 15-02-08 che potete rivedere cliccando sul link a fondo articolo).
Alla luce di tutti questi dati ciò di cui si avverte il bisogno è di non assolutizzare una sola faccia di questo fenomeno e cancellare l'altra.
Leggi severe per punire i criminali, ma anche leggi che favoriscano l'integrazione di quelle persone che vengono nel nostro paese solo per lavorare.
Senza dimenticarci infine del nostro passato. L'Italia è stata fino a pochi decenni fa un paese di emigranti e solo recentemente si è invertita la tendenza. Non dimentichiamoci dei transatlantici che partivano per l'America carichi di italiani quando vediamo avvicinarsi un gommone carico di persone alle nostre coste.
sabato 16 febbraio 2008
Cloverfield
Siamo a New York, gli amici hanno organizzato una festa a Rob che sta per partire per il Giappone(tenere a mente il luogo della partenza), tutto bene, c'è chi riprende, con una telecamera tutto in modo che così potrà portare tutto con sé nella nuova vita, chi beve, chi parla, la tizia con cui Rob ha avuto una tresca ma nessuno lo sa, il fratello di lui, insomma una tranquilla festa tra amici in quel di Manatthan, o così pare.
Blackout, alcuni palazzi sono nel buio più totale, la tv annuncia che una petroliera si è schiantata contro il molo della baia, tutti salgono sul tetto per vedere il disastro, ma quello che da lì a pochi minuti si troveranno davanti, non sarà la visione di una petroliera in fiamme, ma qualcosa di più grosso, più brutto, capace di staccare la testa della statua della libertà. Panico. Terrore. Una corsa contro il tempo per salvarsi e salvare. E da qui 85minuti di inferno..
Ci troviamo di fronte al solito disaster-movie mascherato da innovazione cinematografica? E' una trovata commerciale?(c'è una pubblicità occulta, che tanto occulta non è, alla Nokia che spaventa, se non avessi avuto un Nokia per cellulare sarei andata a comprarlo).
E' una rivalsa dell'America per potersi costruire il loro Gozzilla made in New York(qui forse la partenza per il Giappone un chiaro richiamo al distruttore nipponico)? Oppure è davvero un film ben fatto, geniale, con una trovata originale?
Forse Cloverfield è tutte queste cose, ma anche molto di più!
85minuti di telecamera a mano, l'occhio del cinema segue i protagonisti alla scoperta del disastro, in una Manatthan infida e terrificante, dove un essere mostruoso semina terrore e distruzione. Noi vediamo quello che loro vedono, scopriamo grazie ai loro occhi quello che accade realmente, quello che loro non vedono noi non lo vediamo, loro sono i nostri occhi all'interno di quel mondo. E' questo che fa di Cloverfield non il solito disaster-movie, è questo il suo pregio.
E' un film che prende e ti fa venire ansia e mal di stomaco(grazie al tipo di ripresa),ma non è un film perfetto, anche se sono convinta che si sarà già ricavato la sua nicchia nella storia del cinema, ha delle sbavature e delle soluzioni ridicole:
il mostro, che vedremo alla fine perfettamente, è orribile e non fa paura, anzi ridere, non si capisce se sia un alieno, qualcosa modificato geneticamente o che altro, poi gli esserini che gli escono dal corpo, fanno ancora più ridere, hanno una vocina all'elio assurda(avete mai ascoltato lo zoo di 105? ecco ricorda la voce di E.T), era meglio se restava il mistero e del cattivone avessero fatto vedere solo la coda(altra cosa che ricorda Gozzilla), avrebbe creato più suspance! Una delle protagoniste ha i tacchi per tutto il film, poi se li toglie e a rigor di logica dovrebbe resta scalza, invece no ai piedi ha delle ballerine dorate(MA STATECI ATTENTI ALMENO).
Il Mio Consiglio: Andatelo a vedere, sicuramente perchè vale, è un bel film, anche se con qualche sbavatura.
Buona Visione
venerdì 15 febbraio 2008
Giornata contro il cancro infantile
FIRENZE - In occasione della VI Giornata Mondiale della lotta contro il cancro infantile, che venerdì 15 febbraio verrà ricordata in oltre 60 paesi nel mondo, la Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori dei bambini e degli adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie) inizia una campagna di informazione per divulgare il progetto "L'amore cura" per raggiungere e sensibilizzare il grande pubblico e le istituzioni di riferimento. Tra le iniziative di punta quella dell'sms Solidale. Dal 9 al 17 febbraio è possibile donare 1 euro per ogni sms spedito al numero 48588 (Vodafone, Tim, Wind e 3 Italia) e 2 euro per ogni chiamata da rete fissa Telecom Italia. Madrina delle iniziative, quest'anno, sarà la Guardia di Finanza, che ospiterà nel Salone d'onore della caserma "Sante Laria" a Roma, sede del comando generale, le attività della giornata. Durante il convegno al quale parteciperà come relatore anche Maurizio Aricò, nuovo direttore del centro di Oncoematologia dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, sarà presentato il progetto "L'Amore Cura" che, per la prima volta, vede una collaborazione tra l'associazione italiana Ematologia di Oncologia e Pediatria, Aieop, e la Federazione Italiana Associazioni Oncologia Pediatrica FIAGOP, coinvolte in un Progetto condiviso di "Alleanza Terapeutica". Infine, tra l'11 ed il 13 febbraio la Guardia di Finanza, in accordo con le associazioni federate Fiagop, farà visita ai bambini ricoverati nei centri di onco-ematologia pediatrica sparsi sul territorio. (Giulia Righi)
da superabile.it
E' possibile donare 1 euro per ogni sms spedito al numero 48588 (Vodafone, Tim, Wind e 3 Italia) e 2 euro per ogni chiamata da rete fissa Telecom Italia.
mercoledì 13 febbraio 2008
Adozioni dimenticate tra famiglia e aborto.
dati:
1) circa 30.000 bambini negli orfanotrofi-case famiglie-famiglie affidatarie italiane;
2) 1.500.000 di orfani nel solo Est Europa, 145 milioni nel mondo
3) circa 50.000 famiglie disposte ad adottare con un attesa minima di 4 o 6 anni;
4) da anni la politica ha totalmente dimenticato la questione adozione;
5) l’organo tecnico (Commissione adozioni internazionali) che dovrebbe facilitare
l’adozione internazionale di 50.000 famiglie ha un organico ridotto all’osso e va
potenziata nella dirigenza"
Questi dati sono tratti da un documento che potete leggere cliccando sul link alla fine di questo articolo, in cui vengono presentati 15 punti richiesti dall'associazione "amici delle adozioni" al governo. In questo documento possiamo anche leggere:
"I PARADOSSI: TUTTI SI MUOVONO PER L’ABORTO, NESSUNO PER L’ADOZIONE
In questi anni abbiamo fatto molte riflessioni amare. L’esercito di chi vuole adottare ha
ascoltato, spesso in silenzio, anzi troppo in silenzio, tante discussioni. Abbiamo anche assistito
periodicamente (anche nell’ultima campagna elettorale) a qualcuno che voleva mettere in
discussione la legge sull’aborto. Quando ciò accade si assiste ad un’immane levata di scudi
della classe politica. Ma allora noi ci chiediamo: perché non ci sono le stesse levate di scudi di
fronte alla catastrofe umanitaria di migliaia di famiglie che non riescono a nascere,
condannando bambini e aspiranti genitori a restare separati? Perché la politica è latitante,
perché siamo lasciati a piangere?"
martedì 12 febbraio 2008
Giuliano Ferrara scende in campo!
Per adesso Ferrara dice di voler correre da solo, staremo a vedere...
lunedì 11 febbraio 2008
Valentino Rossi e il fisco
domenica 10 febbraio 2008
Caos Calmo
Pietro Paladini(Nanni Moretti) ha fatto una promessa a sua figlia Claudia, le ha detto che l'aspetterà fino alla fine delle lezioni davanti a scuola, là in quella panchina laggiù...
Lara, moglie di Pietro, è morta quell'estate, ma Claudia non sembra triste per la perdita della madre, Claudia non soffre, come nemmeno Pietro soffre, lui che lo stesso giorno della morte della moglie aveva salvato insieme al fratello Carlo(Alessandro Gasmann) due donne, al mare,dove si trovavano in vacanza.
Pietro aspetta ogni gorno fuori da scuola, seduto sulla stessa panchina, andando a comprare il giornale, pranzando al bar e apetta che la figlia si affacci all'intervallo per salutarlo, aspetta che lei esca, aspetta...Intorno a lui la vita gira, continua e quella panchina diviene il centro di un mondo, un confessionale per amici e colleghi di lavoro, parenti preoccupati e con i loro problemi, luogo per riunioni,perchè Pietro non torna in ufficio, Pietro aspetta Caludia e ripensa alle compagnie aeree con cui ha volato, alle strade dove ha abitato, pensa e dentro la sua testa si apre un altro mondo...
il film è lungo, ma si lascia guardare bene, e strappa qualche risata, gli attori sono bravi, adatti alle loro parti, ma quando i titoli di coda iniziano a scorrere e la luce nella sala si accende resta un senso di vuoto e tanti punti di domanda, che a mio avviso il film non colma.
Credo che sia indispensaile la lettura del libro(cosa che io non ho fatto) prima di poter vedere il film.
Troppe cose non dette, troppe sorvolate, troppe scene a cui io non ho trovato un senso.
Come la scena di passione tra la Ferrari (Eleonora, la donna che Pietro ha salvato) e Moretti:
E' forse un ringraziamento di Eleonora, così abituata a un mondo dove nessuno fa qualcosa incodizionatamente, dove il marito, il giorno dell'annegamento, non ha provato a salvarla, perchè troppo pericoloso?
Perchè pietro aspetta?
E' la sua espiazione, per le parole iniziali della figlia, nella scena dove la madre morta giace nel giardino:"papà dove eri ti ho chiamato tre volte, dove eri, tu non c'eri...", l'asperttare, l'essere presente è il modo per sopperire a quegli anni in cui non c'era?
Non posso affermare che non sia un bel film, c'è un gran cast, e Grimaldi è un ottimo regista, ma forse era meglio se restava solo un libro e fosse stata l'immaginazione del lettore a dare vita ai vari personaggi.
Il mio consiglio è: leggete il libro e poi andatelo a vedere.
Buona Visione
venerdì 8 febbraio 2008
Moratoria sull'aborto (il parere di una donna)
“La 194 non si tocca”, dicono i politici e Ferrara li cita. Ma le donne, cosa dicono o vivono? Se la legge sulla privacy lo consentisse si scoprirebbe che un numero impressionante delle donne che sono in terapia da un’analista hanno abortito. Conseguenze psicologiche devastanti. Non per la condanna sociale che crea rimorsi di coscienza – la legge anche lo consente – ma perché è un atto contro natura, contro se stesse.
L’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) è davvero la dimostrazione del fallimento di una società.
Allora quello che mi aspetterei da un opinion maker, quale Ferrara, è che usasse il suo potere per far modificare le leggi, per esempio per snellire le pratiche sulle adozioni; per migliorare gli interventi politici a sostegno delle donne sole. Soprattutto vorrei che si impegnasse per modificare la mentalità e aumentare la consapevolezza. Mi spiego meglio. Quando è nata la mia terza figlia, all’ospedale c’era una giovane donna, una tedesca, che, partorito, “abbandonò” il bambino. I commenti delle infermiere, ottime professioniste e brave persone, nella stanza di terapia semi-intensiva dove ci trovavamo, erano impietose, dietro la maschera della pietà per il bambino. “Ma come si fa a partorire e lasciare un bambino così?”. “L’avete vista come viene di fretta?” “Senza cuore”… E cose del genere. Io pensavo al coraggio che questa donna aveva avuto, al rigore morale, al dolore che comunque doveva provare e da cui si doveva salvaguardare non guardando troppo quel suo figlio. Spesso ho pensato a lei nel corso degli anni. Chiedo, ora che anche le Ruote sono state istituite di nuovo, di valorizzare certe scelte. Una volta le Ruote erano una dolorosa vergogna e furono chiuse. Le donne dovevano ricorrerci perché impedite dalla condanna sociale a tenere un figlio da sole, un figlio “del peccato”; o perché impossibilitate dalla miseria. Oggi la condanna sociale non è così pesante per le madri nubili: ma le politiche davvero aiutano queste donne? Ancora: oggi le condizioni economiche possono spingere a lasciare un figlio nella Ruota? Lavoriamo su questo. E lavoriamo perché se una donna ha il coraggio di non interrompere la gravidanza, anche se la legge glielo consente, e decide di nutrirlo per nove mesi nel suo corpo con il rischio di affezionarcisi, e sceglie di non tenerlo e prende accordi perché sia accolto da una famiglia, guardiamola, quella donna, con grande rispetto. Diciamolo, ripetiamolo.
Inutile, retorico, parlare della procreazione frutto dell’amore quando si parla di aborto. A volte un figlio è figlio di uno sbaglio, a volte anche di uno stupro.
Arezzo fu la città pilota, insieme a Trieste, per la chiusura dei manicomi. Legge 180. Si fondava su un’idea bellissima, voluta da Basaglia e dall’equipe di psichiatria democratica. Peccato che poi non furono fatte politiche adeguate (prima promesse) di sostegno alle famiglie e di inserimento sociale. Così molti furono i suicidi, molte le famiglie sole e disperate, spesso gli ex-degenti tornavano a gironzolare all’ex-ospedale psichiatrico, perché era l’unico posto in cui si sentissero a loro agio.
Con la legge 194 sta accadendo lo stesso, al rovescio. Nella mia memoria di allora ragazza ai suoi primi voti, ricordo che quella doveva essere la soluzione agli aborti clandestini, quasi una fase transitoria, da superare con l’informazione sui contraccettivi ecc, ecc.
Quanto si è fatto perché l’I.V.G. fosse eliminata? Tanto si può fare. Di questo vorrei che si parlasse, su questo vorrei ci si impegnasse, non basta dire: è un delitto - quindi togliamo la legge.
Cassandra
05/02/2008
giovedì 7 febbraio 2008
Moratoria sull'aborto, nel rispetto delle donne
ROMA, giovedì, 31 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Con un editoriale pubblicato sulla
newsletter online “Più Voce”, Domenico Delle Foglie, già vicedirettore di “Avvenire” e attuale portavoce di Scienza & Vita, ha esplicitato la piena adesione alla moratoria sull’aborto e sostenuto una politica di grande sostegno alle donne.
Con il titolo “Cancellare l’aborto, impresa da maratoneti”, Delle Foglie definisce la moratoria sull’aborto lanciata dal direttore de “Il Foglio”, Giuliano Ferrara, una battaglia “culturalmente giusta e civilmente progressista”.
Nel definire le condizioni per condurre la battaglia culturale contro l’aborto, il portavoce di Scienza & Vita sottolinea che “occorre distinguere l’errore dall’errante”, ribadendo il “principio di carità che non ha, come a qualcuno può apparire, una dimensione consolatoria né tanto meno assolutoria”.
Cercando di “decifrare e comprendere il disagio che l’aborto denuncia”, Delle Foglie precisa: “odieremo dunque l’errore ma ameremo l’errante. In primo luogo le donne”, sulle quali, “per un eccesso di protagonismo, e per il combinato composto del rivendicazionismo femminista e della progressiva deresponsabilizzazione del partner, si è finito per addossare tutto il peso di una scelta orribile: una scelta talvolta percepita come inevitabile”.
E' proprio in virtù di “questo amore per le donne e per la fiducia che nutriamo nella loro intelligenza e nella loro umanità” che il portavoce di Scienza & Vita presenta il numero in rete di “Più Voce” con gli interventi di Nicoletta Tiliacos, Eugenia Roccella, Paola Bonzi e Francesca Zabotti.
Nicoletta Tiliacos spiega come sono maturate le alleanze a favore della vita fra nuovo femminismo e mondo cattolico, mentre Eugenia Roccella ricorda come il nemico sia sempre e solo l’aborto, mai la donna.
Paola Bonzi, dal canto suo, racconta i suoi 23 anni vissuti nel CAV (Centro di Aiuto alla Vita) della clinica Mangiagalli di Milano e la necessità di aprirsi all’ascolto delle donne perché possano maturare una scelta di accoglienza. Francesca Zabotti si sofferma infine sulla sfida educativa che chiama direttamente gli adulti ad un’assunzione di responsabilità di fronte alle nuove generazioni.
In merito al dibattito sulla legge 194 che regola l’aborto in Italia, Delle Foglie ribadisce che . “l’aborto, pur in presenza di una legge dello Stato che lo consente, non è un diritto. Tanto meno un diritto umano come qualcuno pure si azzarda ad affermare”, e osserva che per rimettere in ordine i cardini della vita con la nozione del diritto applicato “va costruito un consenso ampio e maggioritario”.
Nel campo formativo, il portavoce di Scienza & Vita sottolinea la necessità di una campagna educativa perché soprattutto i ragazzi e le ragazze “si riapproprino, non in chiave ideologica ma squisitamente antropologica, della maternità e della paternità responsabili”.
Al mondo politico Delle Foglie chiede almeno “di ridurre il danno provocato da chi non ha applicato, in tutte le sue parti, la legge che c’è. A cominciare da quella invocata prevenzione che dovrebbe consentire a tante donne di fermare le lancette prima di scegliere l’aborto, perché un’altra soluzione è possibile”.
Dopo aver ribadito l’urgenza della crisi demografica di cui soffre l’Italia, Delle Foglie conclude affermando: “anche noi siamo pronti alla battaglia culturale per cancellare l’aborto dall’orizzonte dell’umano. Ma armati di realismo e di carità”.
da http://www.zenit.org/article-13351?l=italian
mercoledì 6 febbraio 2008
Per un fisco costituzionale
martedì 5 febbraio 2008
Dibattito? Il monologo di Ferrara ad Arezzo!
Arezzo - Si è svolto ieri nei locali del sottochiesa di Piazza Giotto ad Arezzo un convegno con Giuliano Ferrara sul tema con cui il Direttore del Foglio sta attualmente cavalcando la cresta dell'onda: la moratoria dell'aborto. L'incontro è stato organizzato da: Associazione Scienza & Vita di Arezzo, Associazione culturale Testa E Croce e Associazione Casa scout Madonna della Selva. Ha inoltre aderito anche il Movimento Cristiano Lavoratori, Centro Aiuto alla Vita, Associazione Casa Betlemme e Telesandomenico.
Eravamo felici di poter partecipare a quello che credevamo poter essere un momento di confronto e di riflessione con una personalità, un intellettuale di grande valore anche se discutibile, soprattutto per comprendere meglio la sua posizione, visto che non è mai stata espressa in modo del tutto chiaro. Avremmo voluto fargli alcune domande tra cui:
1) perchè sotto il nome di moratoria contro l'aborto Ferrara inserisce problemi del tutto diversi come l'eugenetica?
2) perchè non c'è mai un'esplicita posizione nei confronti della legge 194? farebbe forse quietare un po' certi animi...
3) non c'è il rischio che una moratoria sull'aborto legata alla battaglia per il diritto alla vita finisca con il diventare una battaglia per il solo diritto alla nascita? (con l'articlo 3 dei Diritti Umani non si possono allattare o coccolare bambini) non sarebbe meglio battersi da subito per problemi concreti come la lotta al precariato, una riforma del sistema delle adozioni o un fondo sociale per le madri che decidono di tenere un bambino?
4) come può una moratoria unica far fronte a situazioni nettamente differenti come l'aborto in Europa e l'aborto in Cina?
5) una moratoria conrto l'aborto, in Cina, a cosa porterebbe? L'aborto è solo la punta di un iceberg alla cui base ci sono problemi ben più difficili da risolvere e che vanno ben oltre l'aborto.
Però non c'è stata possibilità. Abbiamo partecipato a numerose altre conferenze con personaggi di altissimo spessore e fama e tutti si sono conclusi con un dibattito che è un po' il succo di queste manifestazoni. E' stata a parer nostro, purtroppo, un'occasione mancata (non è certo facile avere la possibilità di parlare direttamente con Ferrara). C'è stato soltanto un soliloquio del direttore del "Foglio" su cose che già sapevamo.
Demos Agorà sta organizzando un altro DIBATTITO a cui parteciperanno personalità sia favorevoli che contrari alla moratoria o alla legge 194 o in generale sul tema dell'aborto, per una civile discussione fra differenti punti di vista. Vi terremo aggiornati sul nostro blog.
P.S.: la mancanza di un dibattito finale è stata parzialmente recuperata con questa comunque importante proposta:
http://www.parrocchiasacrocuore.arezzo.it/news-dettaglio.php?ID=73
lunedì 4 febbraio 2008
A DEMOS AGORA' L'INCARICO DI FORMARE IL NUOVO GOVERNO!!!
Ministri senza portafoglio: (il portafoglio verrà sequestrato ogni mattina alle ore 7)
-Affari regionali e autonomie locali: non sapevamo che esistesse, dunque l'abbiamo ignorato
-Attuazione del programma di governo: Pinocchio
-Riforme e Innovazioni nella pubblica amministrazione: secondo noi non serve
-Diritti e pari opportunita: Lisa Simpson
-Politiche europee: ci penseremo più avanti, prima l'Italia
-Rapporti con il Parlamento e Riforme istituzionali: *vedi "Riforme e Innovazioni nella pubblica amministrazione"
-Politiche per la famiglia: lo sostituiremo in "Politiche per l'individuo"
-Politiche Giovanili e Attività sportive: Charles Montgomery Burns (eccellente!)
Ministri con portafoglio:
-Affari esteri: Paolino (un nostro caro amico che ha sempre voluto viaggiare, ma non ha i soldi per permetterselo)
-Interno: "Sandra alla cassa 7"
-Giustizia: riconfermeremo Clemente Mastella o Peter Griffin
-Economie e Finanze: Paperon de Paperoni
-Sviluppo economico: *vedi sopra
-Università e Ricerca: Prof (di Mignolo col Prof)
-Istruzione: Bart Simpson
-Commercio internazionale: prima l'Italia, poi si penserà anche a questo
-Lavoro e Previdenza sociale: I vincitori del Grande Fratello (ogni anno se ne aggiungerà uno).
-Solidarietà sociale: Bono degli U2
-Difesa: Fabio Cannavaro
-Centrocampo: Gattuso e De Rossi (grande novità del nostro governo, aiuteranno Cannavaro in fase difensiva)
-Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: Luca Cordero Di Montezemolo (ci piaceva averlo con noi)
-Ambiente e Tutela del Territorio del Mare: nessuno, in fondo noi viviamo sulla Terra, mica sul mare
-Infrastrutture: prima lo faceva Di Pietro, se ne potrà benissimo fare a meno...
-Trasporti: Kimi Raikkonen
-Salute: Dr. House o Rocco Siffredi
-Beni e Attività culturali: uno a caso, basta che abbia fatto almeno le elementari!
-Comunicazione: meglio stare zitti.
e per finire
-Presidente del Consiglio: Un ibrido creato unendo in provetta il DNA di Prodi con quello di Berlusconi (non sappiamo se chiamarlo Produsconi o Berlodi, ma per quello faremo un referendum!!!)
sabato 2 febbraio 2008
venerdì 1 febbraio 2008
Au Naturel - Sarah Lucas
E' incredible! Dopo aver riso di fronte a quella che a prima vista mi era parsa come la solita buffonata spacciata per arte, sono rimasto colpito dalla quantità di messaggi che questa opera è riuscita a sollecitare in me. Guardatela bene... Oggetti quotidiani, banalmente e provocatoriamente accostati ad evocare inequivocabili simbologie. I tratti essenziali di un uomo e di una donna diventano solo i loro genitali e questi, non sono rappresentati con oggetti preziosi o di un qualche valore, ma con due arance, un cetriolo, un secchio e due meloni. Il materasso poi, come specifica Francesco Bernardelli nel suo volume "Arte contemporanea", simboleggia più cose insieme: sonno, malattia, nascita, morte,procreazione o come è più evidente, sesso