lunedì 1 settembre 2008

Come il governo Berlusconi lavora per la sicurezza degli italiani... il ddl sulle intercettazioni

"Il nostro diritto di informare e' la vostra libertà di sapere. E’ la possibilità che abbiamo di difendervi dalle truffe e dalle cliniche degli orrori, da imbrogli grandi e piccoli, dalla mala politica fatta di interessi e clientele, da chi vi ruba persino le emozioni truccando o condizionando i risultati sportivi. Dovremmo tacere anche su “calciopoli”, in futuro, se venisse approvato il disegno di legge del Ministro della Giustizia. La tutela della riservatezza è un valore anche per noi giornalisti, ma non può essere usata come pretesto per bloccare l’informazione giudiziaria.

Per queste ragioni l’Usigrai sostiene la difesa del diritto di cronaca che la Federazione Nazionale della Stampa sta attuando con tutte le iniziative possibili.

Consideriamo il disegno di legge sulle intercettazioni un autentico bavaglio. Le norme proposte affievoliscono il diritto – dovere di informare e travolgono il diritto dei cittadini a sapere. Facciamo sindacato insieme, diciamo “no” alla legge-bavaglio."

Premesso che la Rai è una televisione purtroppo al servizio della politica, e non come dovrebbe essere suo compito, a servizio del cittadino (i suoi dirigenti sono stabiliti da partiti e governo), quanto riportato sopra è un comunicato dell'Usigrai - il sindacato dei giornalisti Rai - sul disegno di legge portato avanti dal governo Berlusconi sulle intercettazioni telefoniche. Il disegno di legge non solo proibisce ai giornalisti di pubblicare le intercettazioni relative ad atti pubblici, non privati, che possono essere di interesse per il cittadino, ma vieta alla stessa magistratura la possibilità di effettuare le intercettazioni su casi come furto, rapina, omicidio, sfruttamento della prostituzione, falso in bilancio... E meno male che questo governo si pone come il difensore della sicurezza in Italia. Se passasse una legge del genere allora sì che ladri, assassini, furbetti del quartierino, magnacci potrebbero fare festa e stare tranquilli: per loro la possibilità di essere scoperti si approssimerebbe allo zero. Questa legge sarebbe piuttosto un incentivo a delinquere. Salverebbe quel po' di persone coinvolte, come Berlusconi, il suo caro amico Saccà... e poi tutta un'altra vasta schiera di criminali che aumenterebbero le possibilità di farla franca. Il Ministro della Giustizia Alfano sta svolgendo davvero un ottimo lavoro per il Cavaliere, dopo avergli garantito l'immunità, lo salva anche dagli sguardi indiscreti, curiosoni di certi giornalisti rompiballe che così adesso non avranno più il problema di stare dietro al cellulare del Primo Ministro per far sapere agli italiani come vengono scelte le vallette del "servizio pubblico", come vengono concordati i palinsesti fra la Rai e Mediaset e altri scandali simili. Berlusconi per dimostrare agli italiani che il ddl sulle intercettazioni non è una legge fatta ad personam per lui, o come dice Travaglio ad personas, cioé per lui e i suoi amici, fa pubblicare su un suo settimanale, Panorama, intercettazioni telefoniche riguardanti l'ex primo ministro e ex leader dell'Unione Romano Prodi, dimostrandogli poi il giorno dopo la vicenda, vicinanza e solidarietà per l'accaduto. Le intercettazioni pubblicate da Panorama fra l'altro non riguardano atti pubblici, ma atti ancora coperti da segreto, custoditi in una cassaforte della Procura di Roma, quindi atti che non potevano essere scritti dalla stampa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cioa Michele! la giustizia che interessa a Berlusconi è quella interessata a Berlusconi,non so se mi spiego?
mi fa molto piacere l'iscrizione al gruppo,ti aggiungo subito ai link! a presto!

socrate ha detto...

Purtroppo è così... e sarà così per altri 4 anni... (forse...). Grazie per il link, torna presto!
Ciao...

Anonimo ha detto...

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