lunedì 28 gennaio 2008

Diluvia sul bagnato...

(da ansa.it)
Il reddito delle famiglie con capofamiglia lavoratore dipendente "è rimasto sostanzialmente stabile" (+0,3%) dal 2000 al 2006, considerando l’aumento del costo della vita. Lo sottolinea la Banca d’Italia nell’indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane nel 2006. Nello studio si evidenzia che il reddito delle famiglie con capofamiglia autonomo, nello stesso periodo, sempre in termini reali, è invece cresciuto del 13,1 per cento."

Davvero un ottima gestione delle risorse! E' una logica che non fa una piega: chi ha più soldi ne avrà sempre di più, chi ne ha di meno, avrà più tasse. Non dimenticatevi che i dati vanno dal 2000 al 2006, quindi coinvolgono sia il governo Prodi che quello Berlusconi, anche se:

"Nell'ultimo biennio (2004-2006) si e' registrata, per la precisione, una crescita dei redditi del 4,3% in termini reali. Ma questo incremento, osserva lo studio di Bankitalia, ''compensa soltanto in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004''. Nella eterogenea categoria dei lavoratori 'indipendenti' va meglio alle famiglie di artigiani e titolari di imprese familiari e imprenditori che hanno visto il loro reddito crescere dell'11,2% dal 2004 al 2006. Addirittura ''negativo'' invece l'andamento del bilancio familiare per le altre tipologie, come i liberi professionisti o i lavoratori atipici. Dallo studio di Palazzo Koch emerge anche una novita': il reddito familiare medio mostra una crescita in termine reali maggiore al Sud e alle Isole (5,6%) rispetto al Centro (3,5%) e al Nord (0,7%). L'istituto spiega che il migliore risultato, relativo sempre al biennio 2004-2006, registrato dai nuclei del Sud ''e' in misura significativa legato alla maggiore crescita del numero medio di percettori per famiglia''.

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